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Lunedì 20/10/2025
a cura di Studio Valter Franco

Antiriciclaggio - analisi nazionale dei rischi. Da aggiornare la valutazione dei rischi entro il 27 maggio 2026

Pubblicata dal MEF l’Analisi Nazionale dei Rischi di Riciclaggio e Finanziamento del Terrorismo, che fotografa lo stato del sistema italiano e le aree più esposte. Commercialisti e notai dovranno aggiornare la valutazione dei rischi entro maggio 2026. Tra le priorità: formazione, vigilanza e rafforzamento dei controlli.

Premessa 
Il 27 maggio 2025 il MEF ha presentato l’Analisi Nazionale dei Rischi di Riciclaggio di denaro e di finanziamento del terrorismo, elaborato ai sensi dell’articolo 5 comma 6 del D.lgs. 231/2007 dal Comitato di Sicurezza Finanziaria ed aggiornato al novembre 2024, di 122 pagine.  Nella stessa data è stata resa nota l’Analisi Nazionale dei rischi di finanziamento della proliferazione delle armi di distruzione di massa
Con l’informativa 85/2025 del 30 maggio 2025 il CNDCEC informa che l’autovalutazione del rischio dovrà essere aggiornata  dagli iscitti entro il 27 maggio 2026 
Le tabelle che seguono sono tratte dalla pubblicazione edita dal MEF, precisando che il presente documento non ha carattere commerciale, in quanto reso disponibile gratuitamente. 

Settore privato e fattore di rischio 
Lo studio pubblica un fattore di rischio per il settore privato (indicatore n. 1) basato sui dati 2023.



Operazioni in contanti e fattori di rischio 
Indicatore di rischio (numero 2) elaborato in base ai flussi di contante identificati come anomali.



Economia non osservata o sommersa – attività illegali e fattori di rischio 
Nel settore dell’economia non osservata o sommersa questa ammontava nel 2022 a 182 miliardi di euro, mentre quella connessa ad attività illegali era pari a 19,7 miliardi di euro. 

Lo studio evidenzia quindi che il “rischio inerente” di riciclaggio è strettamente influenzato dalle attività illecite, e le minacce con rilevanza “molto significativa” sono rappresentate da corruzione, estorsione, evasione e reati tributari, narcotraffico  e reati fallimentari e societari, mentre di rilevanza “abbastanza significativa” il gioco d’azzardo, contrabbando e contraffazione, sfruttamento sessuale, traffico illecito di rifiuti, truffa ed usura. 





Minaccia da terrorismo 
Per ciò che concerne la minaccia da terrorismo vengono definite le aree di terrorismo domestico e quello internazionale.



Viene rimarcato l’abuso di enti del settore no profit (raccomandazione n. 8 del GAFI) quali associazioni culturali, centri di cultura religiosa, fondazioni per creazione di moschee, enti con operatività internazionale che trasferiscono fondi raccolti in Italia per presunte finalità umanitarie verso aree in cui sono presenti organizzazioni terroristiche.
Il paragrafo 6 si riferisce all’analisi del settore no profit e rischio di abuso per finalità di finanziamento del terrorismo, sottolineando l’introduzione del RUNTS e concludendo che il settore no profit risulta a basso rischio di abuso per il finanziamento del terrorismo, anche tenuto conto dell’impatto positivo del monitoraggio delle Autorità preposte al sistema. 

Commercialisti – Revisori legali dei conti 
Il settore dei presidi, al paragrafo 5.2 tratta dei professionisti, rimarcando che il Consiglio Nazionale del Notariato ed il Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili nel 2019 hanno adottato Regole Tecniche  - aggiornate in seguito – ed il CNDCEC ha presentato nel 2024 al Comitato per la Sicurezza Finanziaria le nuove regole tecniche in corso di aggiornamento (vedi i paragrafi successivi).
Conclude lo studio che per il Dottori Commercialisti si conferma la valutazione del 2018 del sistema di prevenzione in termini di vulnerabilità relativa molto significativa. 
Si aggiunge  che il CNDCEC con l’informativa n. 06/2025 del 16 gennaio 2025 ha comunicato di aver proceduto all’aggiornamento delle Regole Tecniche da applicarsi da parte degli iscritti, il cui contenuto è stato approvato dal Comitato di Sicurezza Finanziaria il 27.12.2024. 

Analisi delle persone giuridiche e dei trust 
Il paragrafo 5.4 è dedicato all’analisi delle persone giuridiche e dei trust, laddove si ha modo di leggere che su circa 6 milioni di imprese iscritte nella rete di Infocamere circa 15.000 sono le società partecipate da fiduciarie e trust, concludendo di confermare un rischio specifico rilevante per le persone giuridiche ed i trust nazionali, ed un rischio specifico elevato per i trust esteri.

Conclusioni e linee di intervento 
Nel paragrafo conclusioni e linee di intervento per  i Dottori Commercialisti viene confermato un rischio di vulnerabilità relativa molto significativa  e vengono indicate come attività a priorità alta le attività di dialogo e formazione ed il potenziamento di attività di analisi, vigilanza e controllo.

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