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Lunedì 24/11/2025
a cura di AteneoWeb S.r.l.
Dopo aver distinto tra IVA e Imposta di Registro e aver scoperto i vantaggi del "prezzo-valore", è il momento di affrontare l'agevolazione fiscale più conosciuta e desiderata: i benefici "prima casa".
Quando si acquista la propria abitazione principale, è prevista una drastica riduzione delle imposte. Ma per ottenerla, è necessario soddisfare una serie di requisiti molto precisi.
Le imposte agevolate "Prima Casa"
Vediamo innanzitutto a quanto ammonta il risparmio. Il beneficio "prima casa" riduce le tasse in entrambi gli scenari di acquisto:
1. Acquisto da privato (o impresa in esenzione IVA):
Anche in questo caso, l'imposta di registro del 2% non può essere inferiore a 1.000 euro.
2. Acquisto da Impresa con IVA (es. costruttore):
Il beneficio si applica anche all'acquisto delle pertinenze (come garage, cantina o tettoia), ma con un limite: una sola pertinenza per ciascuna categoria catastale (un C/2, un C/6, un C/7).
Anche la "Prima Casa" ha il "Prezzo-Valore"
Una notizia importantissima: il sistema del "prezzo-valore", si applica anche agli acquisti di "prima casa" soggetti a Imposta di Registro (2%).
In questo caso, il calcolo è ancora più vantaggioso. La formula diventa:
Valore Catastale "Prima Casa" = Rendita Catastale × 1,05 × 110
Si usa il moltiplicatore 110, più basso del 120 previsto per le "seconde case".
Esempio (dalla guida dell’Agenzia Entrate):
L'applicazione aiuta l'aspirante acquirente e la sua famiglia a pianificare l'acquisto di una abitazione, valutandone i costi e facendo una previsione realistica sulle possibilità di ripagare il prestito concesso, mediante restituzione rateale (mensile o con diversa cadenza). Clicca qui per approfondire
I requisiti per beneficiare delle agevolazioni
Per godere di queste tasse ridotte, l'acquirente deve possedere precisi requisiti e dichiararli nell'atto di acquisto.
1. Requisito oggettivo: la categoria catastale
Non tutte le case possono essere "prima casa". L'agevolazione è esclusa per gli immobili considerati di lusso, ovvero quelli che appartengono alle categorie catastali:
Sono invece ammesse tutte le altre categorie abitative, come A/2 (civile), A/3 (economico), A/4 (popolare), A/7 (villini), ecc..
2. Requisito territoriale: la residenza
Per usufruire dei benefici, l'immobile deve trovarsi:
Se si risiede in un altro Comune, si ha comunque diritto ai benefici, a patto di dichiarare nell'atto di acquisto l'impegno a trasferire la residenza entro 18 mesi dall'acquisto nel Comune dove si trova l'immobile.
Eccezioni: non serve trasferire la residenza se l'immobile si trova:
3. Requisiti soggettivi: non possedere altre case
Questo è il punto più delicato. Al momento dell'acquisto, l'acquirente deve dichiarare:
In sintesi:
Nel prossimo articolo...
Cosa succede se si possiede già un'altra "prima casa" (requisito B) ma la si vuole vendere per comprarne una nuova? E cosa accade se si vende la "prima casa" prima dei 5 anni? Nella quarta puntata esploreremo le novità sulla vendita della casa già posseduta, il meccanismo del "credito d'imposta" e i casi di "decadenza" dalle agevolazioni.
Leggi anche i precedenti articoli della rubrica:
- Comprare casa: la Guida completa alle tasse - Prima dell'acquisto
- Comprare casa: la Guida completa alle tasse - IVA o Imposta di Registro? Il sistema del 'Prezzo-Valore'