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Giovedì 27/11/2025
a cura di AteneoWeb S.r.l.

Prestazione Universale: l'Inps sulla validità dei contratti di lavoro domestico firmati da familiari o tutori



L’Inps chiarisce un punto rilevante per chi usufruisce della Prestazione Universale: un contratto di lavoro domestico può essere considerato valido anche se firmato da un soggetto diverso dal beneficiario, come un familiare, un amministratore di sostegno, un curatore o un tutore.

Nel Messaggio n. 3514 del 21 novembre l’Istituto specifica che la prestazione può essere riconosciuta anche quando il contratto di lavoro è formalmente intestato a un soggetto diverso dal beneficiario (familiare, amministratore di sostegno, curatore o un tutore) purché, a seguito delle verifiche svolte dalla struttura territoriale competente, emerga che l’assunzione del lavoratore domestico o del badante è finalizzata all’assistenza del beneficiario stesso.
Ai fini della corretta attribuzione della prestazione, è inoltre necessario che nel contratto di lavoro e nelle relative buste paga risulti chiaramente che:

  • il luogo di svolgimento dell’attività coincide con il domicilio del beneficiario;
  • le mansioni del lavoratore riguardano l’assistenza diretta al titolare della prestazione.

Fonte: https://www.inps.it

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